La fattura Elettronica
Fatturazione Elettronica per ASD e per SSD: gli obblighi di legge.
Con il DECRETO MILLEPROROGHE del 27/12/2024, la normativa slitta di un anno. Gli obblghi saranno previsti dal 10 gennaio 2026...
Si informa che con il decreto Milleproroghe, pubblicato in GU n 302 del 27 dicembre 2024 è stato posticipato al 10 gennaio 2026 l'entrata in vigore del nuovo regime di esenzione IVA per le operazioni realizzate dagli enti associativi, incluse le associazioni sportive dilettantistiche (ASD e SSD).
Ossia: l’entrata in vigore del nuovo regime di esenzione Iva per le attività svolte dagli enti associativi non profit subirà un significativo rinvio: dal 1.01.2025, termine inizialmente fissato, si slitta al 10.01.2026.
DECRETO MILLEPROROGHE del 27/12/2024
Proroga del passaggio dall’esclusione all’esenzione iva per le associazioni
Prima di partire con la lettura, si informa che questo non è un parere fiscale ma un riepilogo basato su quanto reso noto tramite pubblicazioni web.
È pertanto consigliabile consultare un esperto fiscale (esempio un Commercialista) per valutare l’eventuale obbligo di apertura della partita IVA e gestire la transizione.
Per chi è previsto OBBLIGO di apertura della partita IVA dal 10 gennaio 2026?
Le ASD (Associazioni Sportive Dilettantistiche) o le SSD (Società Sportive Dilettantistiche) DEVONO aprire la partita IVA SE svolgono attività economiche che prevedono un corrispettivo, quali ad esempio attività di prestazione di servizi o cessione di bene nei confronti dei propri associati. Interpretando la normativa, si elencano le attività che rientrano in questa categoria:
- Prestazioni di servizi:
- Organizzazione di corsi sportivi a pagamento rivolti sia a soci che non a soci.
- Affitto di spazi o strutture sportive.
- Servizi pubblicitari o sponsorizzazioni (es. uso del logo di un'azienda durante eventi sportivi).
- Organizzazione di tornei o gare o eventi con partecipazione a pagamento.
- Cessioni di beni:
- Vendita di materiale sportivo (es. magliette, gadget, attrezzature).
- Vendita di beni alimentari durante eventi (es. bar o stand gastronomici gestiti dall'ASD).
- Entrate commerciali da terzi:
- Contratti di sponsorizzazione.
- Cessione di diritti radio-televisivi o pubblicitari.
Operare solo con il Codice Fiscale...
Chi può continuare senza Partita IVA?
Non hanno l'obbligo di apertura della partita IVA, ossia possono continuare ad operare mediante il solo Codice Fiscale,
le ASD che svolgono esclusivamente attività istituzionali legate ai loro scopi associativi, ossia non svolgono alcun tipo di attività commerciale.
Questo significa che le associazioni che si finanziano esclusivamente attraverso quote associative, donazioni o contributi pubblici senza natura di corrispettivo possono operare con il solo codice fiscale, senza necessità di partita IVA
Le entrate per queste ASD dovranno essere limitate a:
- Quote associative : Contributi periodici versati dai soci per sostenere le attività istituzionali dell'associazione.
- Erogazioni liberali (donazioni) : Somme donate spontaneamente da individui o enti senza ricevere un bene o servizio in cambio.
- Contributi pubblici non corrispettivi : Fondi erogati da enti pubblici per sostenere le finalità dell'associazione senza ricevere da questa una prestazione.
Ma circa la FATTURAZIONE ELETTRONICA? Andiamo per punti...
[1] - Società in possesso di Partita IVA dal 1° gennaio 2026.
A partire dal 1° gennaio 2026, le ASD (Associazioni Sportive Dilettantistiche) o le SSD (Società Sportive Dilettantistiche) in possesso di partita IVA sono obbligate a emettere fatture esclusivamente in formato elettronico,
anche per le quote associative e altre operazioni istituzionali e indipendentemente dal regime fiscale adottato o dall’ammontare dei proventi commerciali conseguiti.
Il cambiamento più significativo riguarda il trattamento IVA di queste prestazioni, che passeranno da un regime di esclusione (fuori campo IVA) a uno di esenzione (esente IVA),
con i conseguenti adempimenti fiscali e amministrativi. Tuttavia:
- Sarà necessario emettere fattura elettronica anche per queste operazioni.
- Le ASD saranno obbligate a tenere i registri IVA e a presentare le relative dichiarazioni, anche per attività istituzionali.
[2] - COSA COMPORTA.
L’esenzione dall’IVA esclude il pagamento dell’imposta ma comporta gli adempimenti previsti dalla relativa disciplina IVA, quali, tra gli altri, la fatturazione delle operazioni:
- Operazioni esenti IVA : il pagamento delle quote per i corsi o delle quote associative, sarà considerto ESENTE IVA, quindi l'IVA per tali operazioni, non dovrà essere versata.
- Obbligo di fatturazione : Nonostante l'esenzione IVA, le ASD saranno tenute a emettere fattura elettronica per queste operazioni.
- Adempimenti aggiuntivi : Oltre all'emissione della fattura elettronica, le ASD avranno come onere:
- La registrazione delle fatture nel registro IVA,
- La tenuta del registro IVA,
- La presentazione delle dichiarazioni IVA.
- Passaggio da esclusione a esenzione IVA : Attualmente, molte operazioni effettuate dalle ASD, come le prestazioni di servizi connesse alla pratica sportiva rese ai propri soci, sono considerate fuori campo IVA. Applicando la normativa, queste operazioni saranno classificate come esenti IVA.
- Adozione software per la fatturazione elettronica : Con l'introduzione dell'esenzione IVA, le ASD dovranno emettere fatture elettroniche per le operazioni precedentemente fuori campo IVA. Questo implica l'adozione di sistemi adeguati per la creazione e l'invio delle fatture in formato elettronico.
- Registrazione e dichiarazione IVA : Oltre all'emissione di fatture elettroniche, le ASD saranno tenute a registrare le operazioni esenti nei registri IVA e a presentare le relative dichiarazioni periodiche
[3] - CLASSIFICAZIONE QUOTE SOCIALI.
La classificazione delle quote sociali in relazione all’esenzione IVA dipende dalla loro natura e dall’uso dei fondi raccolti. Di seguito, una guida per distinguere le quote esenti da IVA da quelle che, invece, possono essere soggette a IVA:
- Quote sociali ESENTI da IVA: Le quote sociali sono esenti da IVA se rispondono ai seguenti criteri:
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Quote istituzionali (di iscrizione)
- Descrizione: Contributi versati dai soci per il diritto di far parte dell'associazione.
- Utilizzo dei fondi: Servono esclusivamente a finanziare le attività istituzionali e non comportano alcuna controprestazione specifica.
- Esempi:- - Quota annuale di iscrizione all'ASD per mantenere lo status di socio.
- - Contributi destinati al supporto generale delle finalità associative (es. acquisto di attrezzature condivise).
-
Quote per attività istituzionali rivolte ai soci
- Descrizione: Contributi versati dai soci per partecipare a iniziative o attività coerenti con gli scopi istituzionali dell’ASD.
- Condizione di esenzione: L'attività deve essere rivolta esclusivamente ai soci e non deve avere carattere commerciale.
- Esempi:- - Partecipazione a corsi sportivi riservati ai soci.
- - Contributi per l’organizzazione di tornei interni all’associazione.
- Riferimento normativo: art. 148 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) e il D.P.R. 633/72 prevedono l'esenzione IVA per le operazioni istituzionali rivolte ai soci, se rispettano i requisiti statutari e non configurano un’attività commerciale.
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Quote istituzionali (di iscrizione)
- Quote sociali SOGGETTE a IVA: Le quote sociali possono essere soggette a IVA se si configurano come corrispettivi per la fornitura di beni o servizi:
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Quote per servizi a pagamento
- Descrizione: Se la quota versata dà accesso a beni o servizi specifici resi dall’ASD, l’operazione è considerata commerciale.
- Esempi:- - Corsi sportivi aperti a non soci (es. un corso di calcio per il pubblico generico).
- - Affitto di campi sportivi o strutture.
- - Vendita di materiale sportivo (es. magliette, gadget).
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Sponsorizzazioni o pubblicità
- Descrizione: Entrate derivanti da accordi con aziende o privati per l'uso del nome dell'associazione, loghi o altri mezzi promozionali.
- Esempi:- - Contributi da uno sponsor per esporre il marchio durante un evento sportivo.
- - Servizi pubblicitari offerti dall’ASD.
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Quote per attività a titolo oneroso
- Descrizione: Se le quote comportano un vantaggio economico o l’erogazione di servizi al di fuori dell’ambito istituzionale.
- Esempio: Partecipazione di non soci a eventi organizzati dall’ASD.
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Quote per servizi a pagamento
- TABELLA RIASSUNTIVA:
Tipo di quota Esenzione IVA Soggetta a IVA Quota di iscrizione annuale Esente No Quota per attività istituzionali (soci) Esente No Quota per corsi aperti ai non soci No Soggetta a IVA Sponsorizzazioni o pubblicità No Soggetta a IVA Affitto di strutture o campi sportivi No Soggetta a IVA Vendita di beni (es. gadget) No Soggetta a IVA
[4] - REGISTRO IVA.
Tenere il registro IVA, significa mantenere una documentazione contabile organizzata e aggiornata di tutte le operazioni soggette a IVA.
Questa pratica è obbligatoria per chi è titolare di partita IVA e serve a calcolare correttamente l'IVA da versare o a credito nei confronti dell'erario.
- Tipi di registri IVA:
- Registro IVA Vendite:
- Raccoglie tutte le operazioni di vendita o prestazioni di servizi soggette a IVA.
- Contiene dettagli come: Data della fattura, Numero progressivo della fattura, Imponibile, ...
- Registro IVA Acquisti:
- Raccoglie tutte le fatture ricevute per acquisti di beni o servizi.
- Contiene dettagli come: Data della fattura, Numero progressivo della fattura, Imponibile e IVA detraibile.
- Registro IVA Vendite:
- Finalità dei registri IVA:
- Calcolo dell'IVA:
- Permettono di calcolare l'IVA a debito (incassata sulle vendite) e l'IVA a credito (pagata sugli acquisti).
- La differenza tra i due valori indica l'importo da versare o da recuperare.
- Adempimenti fiscali:
- Servono per compilare le liquidazioni periodiche IVA (mensili o trimestrali) e la dichiarazione IVA annuale.
- Monitoraggio:
- Forniscono una traccia dettagliata per eventuali controlli fiscali.
- Calcolo dell'IVA:
[5] - COME TENERE I REGISTRI IVA.
Tenere il registro IVA, significa mantenere una documentazione contabile organizzata e aggiornata di tutte le operazioni soggette a IVA. Questa pratica è obbligatoria per chi è titolare di partita IVA e serve a calcolare correttamente l'IVA da versare o a credito nei confronti dell'erario.
- Tipi di registri IVA:
- Manuale: Annotazione su registri cartacei (ormai poco comune).
- Digitale: Utilizzo di software gestionali o piattaforme integrate con sistemi di fatturazione elettronica.
- Periodicità: i registri devono essere aggiornati periodicamente, in linea con le scadenze fiscali:
- Mensile o trimestrale per le liquidazioni IVA.
- Annuale per la dichiarazione IVA.
- Conservazione: i registri devono essere aggiornati periodicamente, in linea con le scadenze fiscali:
- i registri devono essere conservati per almeno 10 anni per eventuali controlli.
Articoli su WEB
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Approfondimento a cura di LND LAZIO